Gravi siccità plurisecolari sono state uno dei fattori principali del declino della civiltà della valle dell’Indo, una delle prime società urbane del mondo. Una nuova ricerca conferma che una serie di lunghi periodi di siccità, della durata di oltre 85 anni ciascuno, probabilmente costrinsero le popolazioni ad abbandonare le città e alla fine portarono al collasso della civiltà circa 3.500 anni fa.
La valle dell’Indo: un’antica civiltà
La civiltà della valle dell’Indo (chiamata anche civiltà Harappa) fiorì da circa 5.000 a 3.500 anni fa nella regione dell’attuale India e Pakistan. I suoi abitanti costruirono città sofisticate come Harappa e Mohenjo Daro, dotate di avanzati sistemi di gestione dell’acqua. Svilupparono una scrittura unica, ancora indecifrata e si impegnarono in commerci a lunga distanza con la Mesopotamia. Il declino della civiltà è stato dibattuto per decenni, con teorie che vanno dall’invasione al cambiamento climatico.
Prove di siccità prolungata
I ricercatori hanno analizzato tre simulazioni climatiche globali indipendenti per ricostruire i modelli delle precipitazioni negli ultimi 5.000 anni nella regione dell’Indo. Tutti e tre i modelli hanno mostrato prove coerenti di siccità prolungate. Lo studio conferma che le precipitazioni sono diminuite costantemente tra 5.000 e 3.000 anni fa, con siccità particolarmente gravi che sono durate per oltre un secolo. Sembra che queste siccità abbiano avuto un impatto diretto sui modelli di insediamento, poiché le persone migravano verso le rimanenti fonti d’acqua.
Come ha funzionato lo studio
Il team ha utilizzato simulazioni climatiche per capire come sono cambiate le precipitazioni e la temperatura. Hanno combinato questi dati con modelli idrologici per tenere traccia dei cambiamenti nei fiumi e nei torrenti. Confrontando questi ritrovamenti con i documenti archeologici è emerso un chiaro legame tra la disponibilità di acqua e la localizzazione degli insediamenti nel tempo. Per verificare i loro risultati, hanno incrociato i dati della simulazione con prove indirette di formazioni di caverne (stalagmiti e stalattiti) e depositi di sedimenti lacustri, che indicavano anche lunghi periodi di siccità.
Convalida degli esperti
Nick Scroxton, scienziato paleoclimatico presso l’University College di Dublino, ha elogiato la metodologia dello studio, affermando che modellare i flussi dei fiumi ci aiuta a capire come i modelli delle precipitazioni potrebbero aver influenzato l’agricoltura e gli insediamenti urbani. Il fiume Indo ha svolto un ruolo cruciale nel sostenere la civiltà e i cambiamenti nel suo flusso probabilmente hanno avuto conseguenze devastanti.
La caduta della civiltà della valle dell’Indo serve a ricordare duramente come il cambiamento climatico possa destabilizzare anche le società più avanzate. La ricerca evidenzia la vulnerabilità dei primi sistemi urbani alla siccità prolungata e fornisce preziose informazioni sulla complessa relazione tra civiltà, acqua e clima.
